Premio Architettura e Città, seconda edizione 2023
In architettura -nel cinema, nella letteratura, nelle scienze, nelle arti e via dicendo- un “premio” segnala la singolarità di un autore o di un’opera: riconoscimenti ambìti anche perché nelle Giurie chiamate ad attribuirli si confrontano tesi ed opinioni molto diverse fra loro.
I premi “Architettura e Città” e “Città del Dialogo” sono promossi da due distinte organizzazioni che li lanciano in ambiti geografici diversi: il primo è promosso dal “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” nei territori dove è nata la civiltà della Magna Grecia, radice della cultura romana ed europea; il secondo è promosso dalla “Fondazione mediterraneo” nei Paesi che si fronteggiano nel Mediterraneo. Hanno però obiettivi analoghi: nascono per stimolare interventi d’integrazione -nelle molteplici accezioni del termine-e per favorire la formazione di luoghi di condensazione sociale. Non hanno quindi l’ambizione di segnalare edifici perfetti o esemplari, ma interventi che apportino doni al contesto; contributi a spazi di libertà, di socializzazione, di relazione, di integrazione. Interventi transdisciplinari che contribuiscano a introdurre inediti “luoghi di condensazione sociale” nei contesti urbani.
Questi “premi” (con la collaborazione di “Civilizzare l’Urbano – ETS”) si caratterizzano per tre singolarità:
• selezionano interventi generatori di positive trasformazioni, cioè che si propongano comeagopunture
• riguardano specifici ambiti territoriali e interventi concreti
• soprattutto stimolano ad approfondire e far evolvere una specifica linea culturale
Sperimentano percorsi rischiosi, dagli esiti incerti, però carichi di aspettative e di potenzialità perché tesi ad articolare, e legare alle diverse memorie dei singoli luoghi, analoghe speranze di ambienti di vita e coerenti comportamenti umani. Per dirla con Antoine de Saint-Exupéry, questi “premi” hanno l’ambizione di far nascere il desiderio di un diverso futuro.
In un certo senso quindi sono anche un “manifesto”: indirettamente promuovono interventi che contribuiscano a “Civilizzare l’urbano” in quanto frammenti di “Progetti Umanistici Contemporanei” che riconducano il costruire al suo scopo primario. Evitano interpretazioni che riducano l’architettura alla ricerca di nuovi linguaggi. Spingono invece perché prevalga l’interesse per le relazioni topologiche, per l’armatura della forma, per il “costruire secondo principi”.
Si tu veux construire un bateau, ne rassemble pas tes hommes et femmes pour leur donner des ordres, pour expliquer chaque détail, pour leur dire où trouver chaque chose …
Si tu veux construire un bateau, fais naître dans le cœur de tes hommes et femmes le désir de la mer Antoine de Saint-Exupéry
Il “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” con il supporto di “Civilizzare l’Urbano ETS” promuove il Premio triennale “Architettura e Città” da attribuire ad interventi nelle regioni meridionali e insulari.
Il Premio assegna riconoscimenti, ma soprattutto nasce per stimolare processi di trasformazione degli ambienti di vita che favoriscano l’introduzione o il rafforzamento di “luoghi di condensazione sociale” nelle aree urbane: possono derivare da ampie rigenerazioni o anche da una semplice costruzione.
Il Premio non cerca quindi singoli edifici perfetti o esemplari, ma interventi che apportino un dono al contesto e che contribuiscano alla creazione di spazi di libertà, di socializzazione, di relazione.
La presentazione al pubblico del Bando è avvenuta sabato 29 ottobre 2022 a Milano.
Una breve nota esplicativa è nel n°1/2020 de “Le Carré Bleu” – A travers la Méditerranée – liberamente scaricabile da www.lecarrebleu.eu. Nelle “news” dello stesso sito sono allegate alcune immagini d’indirizzo: riferimenti, spunti, elementi di riflessione.
Le candidature, distinte in due categorie
– interventi realizzati
– interventi approvati ma non ancora realizzati
sono da documentare con non più di
• 3 elaborati idonei a stampa (formato A1 orizzontale, max 10MB ciascuno) contenenti dati relativi all’entità e ai tempi dell’intervento, schemi grafici e immagini, relazione descrittiva max 1.000 parole Arial 12, nomi di progettista e committente
• filmato max 3’
Le candidature -precedute da iscrizione entro il 30 aprile 2023 (cfr. facsimile allegato da inviare via e-mail a info@cenacolodellescienze.it)- devono essere caricate entro 30 giugno 2023.
La Giuria -composta da non meno di 3 e non più di 5 componenti in maggioranza non architetti- ultimerà il suo lavoro entro il 10 luglio 2023 per l’assegnazione dei Premi (uno per categoria) ed eventuali menzioni.
La Giuria ha facoltà di assegnare “menzioni speciali” a interventi autonomamente selezionati, cioè non fra le candidature pervenute.
Il Premio, consegnato al rappresentante del Committente e al gruppo di progettazione nella persona del suo capogruppo, consiste in una pergamena del Cenacolo della Cultura e delle Scienze e un’opera del Maestro Aldo Cesar Fagà
La cerimonia di assegnazione avverrà il 29 agosto 2023 nel Liceo Classico Ivo Oliveti, Locri.
La pubblicazione del Premio è prevista su siti internet e sulla stampa
Giuria dell’edizione 2023
• Giovanni Filocamo, già Presidente del Tribunale di Locri
• Margherita Finamore, architetto, Pesaro
• Giuseppe Passarino, Direttore Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Università della Calabria
• Annarita Trotta, ordinaria di Economia degli Intermediari Finanziari, Università Magna Grecia di Catanzaro
• Davide Vargas, architetto, Napoli
PREMIO ARCHITETTURA E CITTA – 2023 BANDO